Il 31 Gennaio la Gran Bretagna ha abbandonato l’Unione Europea. Quali sono le ripercussioni per gli studenti universitari nel Regno Unito dopo la Brexit?
Dopo tre anni di trattative, ripensamenti e grandi trasformazioni nel panorama politico nazionale, la Gran Bretagna è ufficialmente fuori dall’Unione Europea dalle 24 del 31 Gennaio.
L’uscita, come ben si sa, è l’esito del referendum sulla permanenza dello UK nell’Unione del 23 giugno 2016. La consultazione vide la vittoria del leave sul remain per il 51,89 contro il 48,11%.
Da allora la politica britannica si è ripetutamente spaccata e lacerata fino alle elezioni generali del 12 dicembre 2019.
La netta affermazione dei Conservatori di Boris Johnson ha definitivamente superato l’impasse permettendo la conclusione del primo atto del processo di uscita.
Perché il primo atto?
Perché ora UK e UE dovranno negoziare le nuove relazioni che intercorrono tra le due strutture: commercio, frontiere, permanenza e così via.
Il cosiddetto “periodo di transizione” durerà fino al 31 dicembre 2020, salvo ulteriori proroghe.
Durante questo periodo, le condizioni dei cittadini europei in Regno Unito rimarranno le stesse.
E per quanto riguarda l’università?
Cosa succede agli studenti
Cosa succede agli studenti universitari dopo la Brexit?
Secondo un vecchio articolo del quotidiano Repubblica sono circa 16.000 gli studenti italiani in atenei del Regno Unito, con altri 5000 tra professori e ricercatori.
Lo stesso quotidiano riporta come le immatricolazioni per l’anno accademico 2019-2020 siano state circa 4500.
L’ufficio stampa dell’Ambasciata Britannica in Italia aveva rilasciato a suo tempo alcune indicazioni che può essere utile tenere a mente:
- Non ci sono modifiche per chi già si trova in Regno Unito.
- Chi inizierà gli studi nell’anno accademico 2020-21 godrà degli stessi vantaggi di chi si trova in Regno Unito attualmente (borse di studio ecc).
Tuttavia, ci saranno alcune cose da tenere a mente:
- In caso di accordo per gestire l’uscita, gli studenti che dovranno restare in Regno Unito oltre il 31 Dicembre 2020 dovranno presentare una EU Settlement Scheme, un permesso di residenza.
- In caso di mancato accordo, gli studenti riceveranno un permesso temporaneo di residenza per ulteriori 36 mesi. Se il permesso non fosse sufficiente il governo britannico definirà in seguito altre misure.
…Sì ma l’Erasmus?
E invece cosa succede agli studenti universitari del programma Erasmus dopo la Brexit?
Qualche settimana fa si era diffusa la voce secondo cui con la Brexit terminava la possibilità di fare l’Erasmus in UK.
Il 19 marzo 2019 Consiglio e Parlamento UE hanno adottato una normativa di emergenza proprio a proposito dell’Erasmus in Gran Bretagna.
Fondamentalmente, non ci saranno ripercussioni per chi usufruisce già del programma. Questo vale sia per uno studente italiano in Gran Bretagna che, ad esempio, per uno scozzese in Grecia.
Il problema sarà invece per il futuro: la UE ha proposto un regolamento apposito, ma una votazione del Parlamento Britannico ha bocciato una proposta dei Liberal Democratici per il rinnovo del programma.
Il Governo inglese sostiene che la bocciatura sia da attribuire a fatti tecnici e che le decisioni sugli scambi saranno prese nei tempi e con i modi opportuni.
Un pasticcio
Per come la vediamo noi, tutta la storia della Brexit è un enorme pasticcio. Un pasticcio frutto del calcolo politico opportunistico dell’ex premier conservatore David Cameron, convinto che il referendum si sarebbe concluso con il prevalere del remain incrementando tuttavia il suo consenso, e che invece ha originato un vero e proprio terremoto politico.
La Gran Bretagna si è spaccata, con la Scozia e l’Irlanda del Nord a favore del remain (la Scozia minaccia ora l’uscita dal Regno Unito). Ma si è spaccata anche a livello generazionale e con una netta contrapposizione tra città e campagne.
Inoltre, decenni di appartenenza comune non si possono archiviare senza conseguenza: questo divorzio rischia di indebolire tutte le parti in causa, a vantaggio di chi vede in un’Europa divisa una grande opportunità politica.
Il voto dei cittadini è sacrosanto e va rispettato, ma che uscire dall’Unione Europea sia stata proprio una buona idea noi qualche dubbio ce l’abbiamo.
Studi al Politecnico di Torino? Vieni a conoscerci.