Il 22 dicembre 2015 l’Assemblea Generale dell’ONU ha istituito la giornata mondiale delle ragazze e delle donne nella scienza.

La giornata ricorre l’11 febbraio di ogni anno, e intende sensibilizzare sul tema della parità di genere nella scienza.

I dati ONU registrano infatti come le disparità siano ancora molto presenti nel mondo scientifico.

Innanzitutto, meno del 30% (il 28,8% per la precisione) delle studentesse sceglie un percorso universitario nelle materie STEM.

In particolare, questa percentuale cala a livelli bassissimi in materie come ICT, matematica, scienze naturali e ingegneria.

11 febbraio 2020: Giornata mondiale delle ragazze e delle donne nella scienza
Le studentesse che scelgono percorsi STEM sono ancora poche

No, non è una questione di attitudine

Secondo UN women le donne che lavorano nella ricerca in ambito STEM sono soggette a numerose discriminazioni: fanno meno pubblicazioni, vengono pagate meno per le pubblicazioni stesse e hanno più difficoltà a fare carriera.

Questi dati si accompagnano a una serie di stereotipi duri a morire, che interpretano queste differenze in termini di attitudine “naturale”.

Non la pensava così Rita Levi Montalcini, una delle più grandi scienziate del ventunesimo secolo:

“Geneticamente uomo e donna sono identici. Non lo sono dal punto di vista epigenetico, di formazione cioè, perché lo sviluppo della donna è stato volontariamente bloccato.”

Insomma, per combattere questi stereotipi e ridurre il gender gap è necessario un lavoro culturale di sensibilizzazione, sensibilizzazione che spinge all’adozione di politiche e provvedimenti efficaci.

La Giornata mondiale delle ragazze e delle donne nella scienza nasce per questo, e non si può porre la questione in modo “paritario” se la parità non è raggiunta. Un po’ come le quote rosa nella politica o nelle aziende: c’è chi le considera discriminatorie ma di fatto si tratta di misure che sbloccano una situazione estremamente rigida che vede di norma gli uomini ricoprire i ruoli più importanti.

Un giorno, quando considereremo le persone per ciò che sono e non per il loro genere, forse non avremo più bisogno di queste soluzioni. Ma quel giorno ad oggi è ancora lontano.

Giornata mondiale delle ragazze e delle donne nella scienza: e il Politecnico?

Se si parla di scienza e di discipline STEM non si può non parlare del nostro Politecnico.

Le iscritte a ingegneria sono il mediamente il 20% del totale, con percentuali ancora più basse in corsi come Ingegneria dell’Autoveicolo. Sono invece circa il 50% le iscritte nei corsi dell’area di Architettura.

Un altro dato interessante riportato in una intervista alla Vicerettrice alle Pari Opportunità Claudia De Giorgi è quello relativo alle immatricolazioni rispetto al superamento del test di accesso.

Il 40% delle ragazze che superano il test optano per iscriversi in altre facoltà, un terzo in più delle donne.

Per quanto concerne il corpo docente, la presenza femminile si attesta al 30%, mentre tocca il 60% nel corpo amministrativo.

Gli obiettivi del Politecnico

Il Politecnico di Torino con il Piano Strategico 2018-2024 si è posto l’obiettivo di portare oltre la soglia del 35% il numero di studentesse iscritte al primo anno di Ingegneria.

Inoltre, punta a ridurre del 50% il gender gap che si registra nel rateo di successo di uomini e donne nei concorsi di accesso alla docenza.

11 febbraio 2020: Giornata mondiale delle ragazze e delle donne nella scienza
Superare il 30% di ragazze immatricolate al Poli da qui al 2024

A livello istituzionale il Politecnico si avvale dell’attività della Vicerettrice alle Pari Opportunità De Giorgi, mentre a livello comunicativo ha avviato la campagna weareherepolito. Quest’ultima progetto punta ad abbattere stereotipi e pregiudizi di genere sugli studi in ingegneria.

Una questione di futuro

Non si tratta di retorica, ma di una battaglia per la giustizia sociale e la parità economica.

Tutti vediamo come le nuove tecnologie stiano cambiando la società e l’economia dei nostri Paesi, e sappiamo che la conoscenza tecnico-scientifica sta diventando sempre più importante nel mondo del lavoro.

Incentiva l’accesso delle donne al mondo della scienza e delle discipline STEM significa contribuire anche a una maggiore equità tra i generi in ambito lavorativo, evitando quelle situazioni di subalternità economica che sono state per secoli il fondamento di un sistema sociale dominato dal genere maschile nella sua declinazione più stereotipata.

Lottare per la parità di genere, infatti, significa anche contribuire a superare quei pregiudizi che incasellano uomini e donne in ruoli rigidi, la cui mancata accettazione comporta repulsione ed esclusione sociale.

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11 febbraio 2020: Giornata mondiale delle ragazze e delle donne nella scienza
Rita Levi Montalcini, Nobel nel 1986