Il Politecnico di Torino con Patrick Zaki: il nostro ateneo dalla parte degli studenti.

Oggi il nostro rappresentante Giovanni Feruglio ha presentato al senato accademico una mozione per chiedere al Politecnico un impegno concreto nel caso di Patrick Zaki, lo studente egiziano dell’Università di Bologna arrestato e torturato dalle autorità egiziane all’inizio di questo mese.

Abbiamo scritto questa mozione insieme a Primavera degli Studenti, la nostra associazione nazionale, avviando una campagna che porti la vicenda di Patrick in tutte le università del nostro Paese.

Patrick è stato arrestato, picchiato e sottoposto a scosse elettriche senza nemmeno sapere quali fossero le accuse a suo carico. Successivamente, dopo le prime ore di fermo e dopo il pestaggio, ha scoperto di essere sotto accusa per alcuni post su Facebook che andavano contro il regime di Al Sisi, il presidente egiziano.

Il caso è tremendamente simile a quello di Giulio Regeni, ma questa volta non possiamo farci trovare impreparati.

La pressione internazionale e l’attenzione di tutti noi possono davvero fare la differenza.

Ci vuole l’impegno di tutti

Il Senato del Politecnico ha accolto all’unanimità la nostra mozione, integrandola con un altro punto in cui si chiede un impegno formale anche al Ministero dell’Università e a quello degli Esteri.

Questa presa di posizione arriva dopo che anche altri atenei italiani hanno scelto di schierarsi, su tutti l’Università di Bologna e quella di Milano Bicocca.

Non c’è solo il livello istituzionale: ieri a Bologna i nostri colleghi sono scesi in piazza per Patrick insieme a professori e tanti altri cittadini.

Dobbiamo adoperarci tutti, prima che sia troppo tardi.