L’allenamento non è solo la ripetizione di gesti che portano a un miglioramento. L’allenamento è un insieme di elementi complessi, dove un ruolo fondamentale è giocato dall’allenatore e dal suo rapporto con l’atleta. Anche qui vale la regola aurea: affidarsi all’esperto. Il nostro Mattia Lasio intervista il tecnico di atletica leggera Adrea Pusceddu nella nostra rubrica sportiva “Chi la fa la legga“.

Meticolosità, sacrificio, esercizio costante ed esperienza: ognuno di questi elementi elencati rappresenta un punto cardine dal quale non si può prescindere per ciò che concerne la disciplina sportiva dell’atletica leggera. Un atleta, inoltre, per poter crescere, per poter migliorare i propri risultati deve essere seguito e affiancato, in maniera attenta e minuziosa, da un valido allenatore. Il connubio tra mister e sportivo è fondamentale per poter ottenere ciò che ci si è prefissati nel corso del tempo. Tra i più bravi tecnici e appassionati d’atletica presenti in Sardegna si trova la figura di Andrea Pusceddu, coach in forza all’Amsicora e formatisi alla scuola di Fabrizio Fanni, ottimo allenatore della promessa azzurra Dalia Kaddari. Con il tecnico ‘’sempreverde’’ amiscorino – incontrato personalmente nel mese di dicembre del 2019 – si è discusso riguardo la stato di salute dell’atletica sarda, le opportunità nostrane in chiave olimpica, il valore del ruolo di un tecnico, in un periodo di costruzione di grande importanza per ogni atleta, ovvero, la preparazione invernale.

Dalia Kaddari agli europei U20 di Boras 2019
Boras (Swezia) 18- 21/07/2019 Campionati Europei under 20 , European athletics U20 – foto di Giancarlo Colombo/A.G.Giancarlo Colombo

«Essere un allenatore – prende la parola Andrea Pusceddu – non è semplicemente formulare dei programmi di allenamento, comunicare i tempi agli atleti e tenere il cronometro in mano. E’ un qualcosa di decisamente più importante e profondo. Essere un allenatore significa far crescere e accompagnare con sapienza la crescita dei ragazzi. Con un atleta si va a creare un rapporto che va ben oltre la sfera sportiva e delle competizioni agonistiche. Il contesto è un qualcosa di fondamentale che influenza le prestazioni di uno sportivo. L’ambiente nel quale ci si allena e l’ambiente familiare ricoprono un ruolo certamente non secondario nel processo formativo di uno sportivo. Un atleta, che sia un talento o meno, deve crescere con pazienza, con serenità e pacatezza. E’ inutile caricare di pressioni inutili giovani atleti, oltre che profondamente dannoso e certamente non proficuo. I ragazzi, a causa di ciò, tenderanno a interessarsi sempre meno allo sport, differenziandosi ulteriormente – in negativo – dagli adolescenti di una trentina di anni fa. L’atletica, nello specifico, ma lo sport in generale deve appassionare, emozionare, entusiasmare e svolta con gioia e spirito d’avventura. La corsa è un gesto che deve donare letizia, che deve liberare senza essere subita da chi la pratica.  Si tende a dare frettolosamente le colpe della poca affluenza in pista agli insegnanti di educazione fisica ma – prosegue l’allenatore in forza all’Amsicora – non è assolutamente facile per loro rapportarsi con gli alunni e, in particolare, i genitori. Genitori che vedono e considerano i propri figli come dei numeri uno indiscussi, cadendo in un grosso errore. Bisogna comprendere l’importanza e la piena essenza dello sport. Lo sport è soprattutto educazione, è una palestra di vita essenziale per forgiarsi. Lo sport insegna a relazionarsi e a confrontarsi con gli altri, donando una marcia in più a chi lo pratica con costanza e serietà. 

Per quel che riguarda la Sardegna, come testimoniano i risultati e gli albi d’oro,  abbiamo avuto allenatori e agonisti di grande caratura: basti pensare a Gianfranco Dotta, Nardino Degortes e al Professor Garau, indiscusso punto di riferimento per me insieme al compianto D’Angiò. Garau è l’allenatore del talento sardo Lorenzo Patta, oltre che precedente mister dello sprinter Luca Lai, campione italiano sulla distanza dei 60 metri indoor in quel di Ancora nel febbraio 2019. Garau ha una preparazione spaventosa, curata nei minimi dettagli, una preparazione certosina ben affinata e una grande umanità che lo contraddistinguono.  Altro talento da tenere sotto controllo è il marciatore Andrea Agrusti, il quale ci ha già regalato belle e dignitose soddisfazioni in questi anni e che può ancora continuare a crescere.

Il 2020 sarà un anno importantissimo da programmare alla perfezione: la preparazione invernale, chiaramente, ricoprirà un ruolo fondamentale. Nell’ambito del mezzofondo è importante ‘’costruire un atleta’’, macinare chilometri e rinforzarsi. In un ottica puramente preparante e allenante in vista delle distanze su pista, può essere utile far correre le corse campestri, ovviamente senza aspettarsi nulla e consci che esse rappresentano una fase di passaggio per quello che sarà poi l’esordio sul tartan. Il 2020 sarà una stagione nella quale si disputeranno le Olimpiadi di Tokyo e l’Italia ha delle valide carte da giocarsi: la Palmisano e la Giorgi nella specialità della marcia, Tamberi e la Trost nel salto in alto, Jacobs e la punta Filippo Tortu nei 100 metri. Senza dimenticare – conclude il suo intervento Andrea Pusceddu – il marciatore Alex Schwazer che ha ripreso ad allenarsi e a combattere per scacciare via definitivamente i fantasmi del doping e per il suo reinserimento nel movimento dell’atletica».

Il 2020 è da qualche mese cominciato e, nonostante le difficoltà dettate dal corona virus,  saprà regalare comunque  qualcosa di significativo ed avvincente. D’altronde si sa, il mondo va di fretta e se non si vuole stare indietro è necessario seguirlo il prima possibile. Quale maniera migliore per farlo se non tramite il nobile e antico atto del correre? Ad maiora!

Chi la fa la legga

Mattia Lasio, cagliaritano classe 1995, è un laureato in lettere moderne. Appassionato di sport col sogno di diventare giornalista. Attualmente scrive per la testata GP Report. Gestisce il blog sportivo di corse tappe e qualcos’altro e quello di attualità La consuetudine che aspetti. Cura per il blog di Run Polito la rubrica sportiva “Chi la fa la legga”

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Immagine in evidenza: Foto di MonikaP da Pixabay